FEDERAZIONE ORNICOLTORI
ITALIANI |
|
SITO DELLA LEGA
ITALIANA PROTEZIONE UCCELLI
|
| |
La
riproduzione in purezza |
COPPIA
DI GOULD DEL MIO ALLEVAMENTO
MASCHIO
TESTA NERA E FEMMINA TESTA NERA PETTO BIANCO OTTIMAMENTE RIPRODOTTA |
L’allevamento
in purezza rappresenta senz’altro l’obiettivo Principe a cui aspira
ogni serio allevatore amatoriale di Diamanti di Gould e degno di essere
definito tale. Di certo, è un’impresa ardua da perseguire soprattutto
dopo gli insuccessi dell’inizio ma poi, anche solo nel vedere la
schiusa, l’imbecco e l’allevamento di una covata in purezza, si finirà
ben presto con l’essere ripagati di tutti i sacrifici fatti. |
Alla
lunga, l’allevamento di Diamanti di Gould in purezza ti ripaga in
termini di qualità e numero di soggetti allevati. Il primo grave problema
da risolvere nell’allevamento dei piccoli nidiacei è il loro abbandono
da parte dei genitori naturali subito dopo la nascita oppure poco tempo
dopo. Può avvenire per vari motivi, in primo luogo perché i
genitori vengono disturbati mentre covano le uova e non sanno come
ristabilire la pace all’interno del nido dopo l’intrusione. Anche se
sono disturbati dalle attività familiari, dal gatto domestico, dagli
insetti nel box del nido i Gould manifesteranno questa cattiva abitudine.
Riproducendo fedelmente le condizioni naturali di allevamento quali il
fatto di essere poco o niente disturbati specialmente nel periodo della
cova non si farà altro che creare le condizioni ideali per i genitori,
aumentando così le chances di allevamento dei piccoli in purezza.
La
dieta povera in qualità e quantità può essere una delle cause delle
uova abbandonate. L’allevamento della propria progenie è un lavoro
molto faticoso per qualsiasi uccello, ma i genitori non nutriti
appropriamente o che mostrano qualche deficienza nutrizionale quasi
certamente non si comporteranno come genitori modello in grado di badare
alla propria progenie. Iniziando parecchi mesi prima che inizi la stagione
di allevamento, si dovrebbe fare il possibile per assicurare che i
genitori raggiungano l’optimum, cioè tutte quelle condizioni in grado
di farli allevare. Queste condizioni si ottengono anche considerando che
una coppia di Gould alleverà tanto meglio quanto sia stata isolata, con
il minimo rumore possibile o qualsiasi tipo di distrazione, in primis la
distrazione di altri uccelli. |
MASCHIO
DEL MIO ALLEVAMENTO TESTA NERA ANCESTRALE DI OTTIMA FATTURA |
Di
esperienze nel mio allevamento in purezza ne ho avute parecchie ma il dato
fondamentale è rendersi conto che un Diamante di Gould sarà un genitore
che alleva amorevolmente la propria prole solo quando avrà raggiunto i 2
anni di età. Preferisco, dopo la selezione quasi decennale degli
esemplari del mio ceppo, non fare allevare i miei Gould ai Passeri del
Giappone, ma sono sempre preparato con delle coppie di questi ultimi
quando decido al primo anno anno di età di fare riprodurre quella
particolare coppia di Gould esteticamente e genotipicamente perfetta che
voglio già accoppiare.
|
E’
assolutamente indispensabile procedere quasi alla “ sincronizzazione
delle covate” da parte sia dei Gould che dei Passeri in modo tale da
essere preparati a qualsiasi inconveniente si può venire a creare, quale
ad esempio il fatto che i Gould non siano al primo anno di età dei bravi
allevatori. C’è anche da tenere in conto che la quantità dei soggetti
allevati con l’ausilio delle balie è senza dubbio maggiore rispetto a
quella che avremmo utilizzando i
Gould
come allevatori ma la qualità comportamentale dei nostri mitici volatili
andrà sensibilmente a diminuire se questo modo di allevare viene
protratto per molto tempo.
Consideriamo
per esempio che se da un lato il maggior numero di pulli svezzati ci
permetterà di notare, seguendo un discorso puramente selettivo,
pregi e difetti della progenie su un dato quantitativo
sensibilmente maggiore, dall’altro non ci si potrà del privilegio di
esclamare che questi sono stati riprodotti solo utilizzando i loro
genitori naturali. E’ pur vero che ovviamente se notiamo che i Gould di
quelle determinate coppie non ne vogliono proprio sapere di responsabilità
genitoriale e se sono dei riproduttori genotipicamente e fenotipicamente
perfetti, ci si dovrà accontentare dell’allevamento “baliato”.
Personalmente, preferisco ricorrervi solo ed esclusivamente dopo che ho
fatto tutti i tentativi per l’allevamento in purezza. E’ da notare che
se per caso una coppia di Gould, vecchia o giovane che sia, decida di
incubare da sé le proprie uova e se non è una coppia di cui si è avuto
modo di verificare i precedenti risultati, deve essere sempre osservata.
Si può verificare che, ad esempio, coveranno magari per una settimana o
dieci giorni e dopo irreversibilmente non volerne sapere più! In questo
caso, con le coppie di Passeri del Giappone che abbiamo in allevamento,
faremo in modo di far continuare l’incubazione di quelle uova per non
perdere i piccoli che di lì a breve andranno a nascere. In questo caso è
importantissimo intervenire tempestivamente poiché, una volta iniziata
l’incubazione, il tempo a disposizione per cambi di uova vari è
assolutamente risicato; si rischia, cioè, di far morire gli embrioni
presenti.
|
MASCHIO
DEL MIO ALLEVAMENTO TESTA ARANCIO ANCESTRALE DI PREGEVOLE FATTURA |
E’
importante verificare il giorno prima o quello stesso della schiusa il
comportamento dei Gould: non appena gettano fuori dal nido il primo
piccolo subito dopo la nascita immediatamente provvedo a togliere anche le
restanti uova e passarle ai Passeri del Giappone; questi accetteranno
tanto più rapidamente i piccoli adottivi quanto da più tempo saranno nel
loro periodo di allevamento. Non do mai una seconda chance ai Gould che si
comportano gettando i piccoli dal nido relativamente per quella stagione
cove. |
Ne
riparleremo l’anno successivo, quando saranno più maturi. Se si prova a
rimettere il piccolo nuovamente nel nido, molto probabilmente sarà
rigettato fuori con danni permanenti soprattutto alla zampetta perché
proprio da qui vengono “agguantati” dai genitori e gettati
all’esterno della gabbia. Se non si vede nessuna traccia di sangue dal
primo piccolo scaraventato fuori si deve attentamente controllare il nido
dei Passeri del Giappone dove è stato sistemato insieme alle altre uova o
piccoli eventualmente sistemati insieme e notare se sia vivo o meno: in
quest’ultimo caso si dovrà provvedere alla rimozione del piccolo
corpicino presente per evitare contaminazioni agli altri piccoli presenti
dal corpo in decomposizione. Sia i Gould che portano avanti la covata ed i
Passeri del Giappone coveranno incessantemente le proprie uova per 16 o 17
giorni; se i primi proveranno a beccare le dita di chi va ad ispezionare
il nido stesso, allora saremo di fronte ad una coppia che dà il segno di
unità e costanza. Molto probabilmente, se si tratta di nuova coppia, ecco
che allora si hanno tutti i presupposti per pensare ad un loro verosimile
allevamento. Allontando le beccate del dito con un gesto gentile, si
troverà il modo di ispezionare il nido. I Passeri del Giappone si
allontaneranno per il tempo necessario all’ispezione per poi fare subito
ritorno, da meravigliosi genitori quali sono.
In
ogni caso i Diamanti di Gould che covano devono essere disturbati il meno
possibile ed osservati attentamente. |
COPPIA
DEL MIO ALLEVAMENTO
MASCHIO
BLU TESTA CREMA PORTATORE DI TESTA NERA E FEMMINA TESTA NERA ANCESTRALE
PORTATRICE DI BLU |
Alcuni
allevatori credono che i Gould che vengono allevati dai Passeri del
Giappone, non imparano il comportamento proprio di genitori. Posso
assolutamente smentire questa credenza, perché ho delle meravigliose
coppie di Gould che si riproducono in purezza e sono state allevate dai
Passeri. Un piccolo nidiaceo di Gould non ha nemmeno l’idea di essere
allevato da un Passero del Giappone. Sa semplicemente di essere allevato e
mantenuto al calduccio. |
A
meno che
un piccolo non venga allevato da un essere umano, allora ecco che sarà in
grado di imparare i linguaggi, gli
istinti innati propri della sua specie. E’ quindi sensibilmente meglio
fare allevare i piccoli Gould ai Passeri del Giappone che allevarli a
mano; alla fine molti Gould mostreranno il comportamento proprio della
specie. Se tutti o la maggior parte dei Gould allevati dai Passeri del
Giappone non mostrano nessun segno di volere da soli nutrire la loro
prole, allora si guarderà con più attenzione all’allevamento “baliato”.
Per fare riappropriare i Gould dei loro comportamenti genitoriali ci vuole
lo stesso tempo che si spende per fare lo stesso lavoro con i Passeri del
Giappone: in questo caso quindi a chi dare la preferenza
nell’allevamento? Semplice, al migliore genitore che c’è nei
dintorni, ovvero all’estrildide più bello che Madre Natura ci abbia
consegnato. Natura magistrae vitae est. Se i giovani Gould sono allevati
in una gabbia singola dai Passeri del Giappone ci si deve assicurare di
non lasciarli troppo a lungo con i loro genitori adottivi dopo la loro
indipendenza dovuta al fatto di autoalimentarsi. Se, invece, vivono in
colonia ma vengono comunque alimentati dai Passeri del Giappone
interagiranno con altri uccelli, oltre il padre e la madre adottivi, non
appena si involeranno. Facendo rimanere i piccoli Gould a contatto con i
Passeri più a lungo del tempo necessario, si corre seriamente il rischio
di farli “imprintare”da questi ultimi, correndo successivamente il
rischio di fargli “disconoscere” la propria discendenza con
comportamenti innaturali, quali il gettare i piccoli fuori dal nido . Il
migliore periodo per acquistare un Gould da destinare alla riproduzione è
dopo i sei mesi: da questo momento in poi si avrà tutto il tempo di far
ambientare meglio l’animale nella nuova destinazione e farlo crescere
nel migliore modo possibile.
I
Gould possono tranquillamente iniziare a riprodursi quando hanno
all’incirca un anno di età. Ovviamente magari è solo a partire dal
secondo anno di età che abbiamo i nostri migliori risultati in
allevamento, ovvero con coppie non novizie. Ma questo è un dato
assolutamente molto indicativo in quanto è solo analizzando la
soggettività degli esemplari che si può parlare anche di ottimi genitori
già a partire dalla loro prima stagione cove o meno.
|
I Gould
adorano volare, quindi le gabbie lunghe sono l’ideale. Si devono
assolutamente evitare le gabbie tonde che l’animale detesterà o magari
che potrà evolvere nello stargazing, ovvero l’atto di tirare su la
testa all’indietro continuamente, quasi a voler urlare al mondo la sua
protesta! Attenzione a questa evenienza poiché può risultare mortale nel
50 % dei soggetti colpiti.
La
gabbia ideale per l’allevamento in purezza come il mio consiste in una
volieretta di
90 cm
di lunghezza, ma comunque non si deve mai scendere al di sotto di
60 cm
di lunghezza per una bella coppia di Gould.
L’alimentazione
nel periodo della cova deve essere quanto più ricca possibile
. |
MASCHIO
DEL MIO ALLEVAMENTO TESTA ARANCIO ANCESTRALE PORTATORE DI BLU
DI
OTTIMA FATTURA |
Gli
uccelli tradizionalmente allevati in cattività hanno livelli di proteine
tra l’8 ed il 12 %. Sono, però, dei livelli sin troppo bassi per
entrambi i soggetti che devono iniziare la stagione riproduttiva ma anche
per favorire uno sviluppo ottimale dei pulli nati. Ci sono 2 modi per
potenziare la presenza percentuale di proteine nella dieta dei nostri
amici: il primo è quello di aggiungere degli amminoacidi alla dieta,
seppur in numero limitato e non eccedere per evitare squilibri e
scompensi. Questo viene ad essere garantito aggiungendo degli specifici
integratori amminoacidici ai semi oppure direttamente al pastoncino
all’uovo. Ma questo non garantisce il fatto di creare una condizione
ottimale per quanto concerne i livelli proteici. E’ solo con il cambio
di alimentazione, passando ad una alimentazione più proteica con
l’aggiunta dei semi di scagliola unita ad un integratore proteico che ci
può garantire un’ottima presenza di proteine per questa fase così
delicata dell’allevamento del Gould.
Supponendo
il fatto che i Gould siano pronti ad iniziare l’allevamento, si deve
mettere un nido a doppia camera nella loro gabbia, preferibilmente
all’esterno. |
DUE
DIVERSE PROSPETTIVE DEL NIDO A DOPPIA CAMERA DEL DIAMANTE DI GOULD
|
Alle
femmine può non piacere il maschio che si è scelto per essere accoppiato
con lei, infatti possono rivelarsi molto selettive. Si deve osservare se
la femmina accetta le avances del maschio con molta cura: se lei gli
permette di avvicinarsi ed accettare il suo corteggiamento, allora si è
davvero davanti ad un’ottima condizione favorevole per la successiva
fecondazione. Se invece la femmina non accetta le performances del
maschio, cacciandolo o inseguendolo, vuol dire che non è nelle condizioni
di iniziare ad allevare oppure semplicemente non lo vuole come compagno.
Questo fatto è molto più comune di quello che si pensi! Se dormono
assieme nel posatoio di notte, allora vuol dire che hanno legato
caratterialmente. Le femmine, comunque, nel periodo riproduttivo, mostrano
un iscurimento del becco che diventa grigio o nero.
I
Diamanti di Gould sono monogami e l’affiatamento della coppia è
relativamente forte durante tutta la stagione riproduttiva. Tuttavia, se
l’animale è deceduto, può accadere che la femmina se si interviene
tempestivamente può accettare il nuovo compagno ma per essere più
sicuri che vada a ristabilire un nuovo rapporto con l’altro compagno
bisognerà attendere la successiva stagione cove. |
Alle
nostre latitudini, consiglio vivamente di iniziare con l’accoppiamento
già a partire da settembre e fino a dicembre-gennaio, aumentando le ore
di luce in allevamento ricorrendo ad un programmatore artificiale.
Sconsiglio di attendere la primavera poiché l’orologico biologico
interno del Gould
(localizzato a livello del nucleo soprachiasmatico ipotalamico)
riesce a prevalere su ogni condizionamento. Tentando di accoppiare a marzo
si rischia di vedere vanificate le speranze e le attese che accompagnano
ogni allevatore che vuole avvicinarsi all’allevamento perché già a
partire orientativamente a fine maggio, almeno qui in Sicilia , i Gould
iniziano a mutare. |
MASCHIO
DEL MIO ALLEVAMENTO BLU TESTA NERA FOTOGRAFATO MENTRE ERA INTENTO A
COVARE... |
Ovviamente
il tutto deve essere supportato da una alimentazione proteica e da una
temperatura in allevamento attorno ai 24°. Nell’habitat naturale i
Gould concentrano tutti i loro sforzi a 2 covate per stagione
riproduttiva, producendo mediamente 3 pulli per coppia. L’accoppiamento
nelle condizioni ideali messe in atto nei buoni allevamenti ci permette di
far aumentare il numero delle covate fino ad un massimo di 3 per stagione.
Per
quanto concerne il nido da utilizzare nell’allevamento del Diamante di
Gould, premettendo col dire che molti allevatori hanno questo o quel nido
preferito, io personalmente consiglio il tradizionale nido a doppia camera
con apertura davanti piccola, che è la preferita dai Gould e che
riproduce fedelmente le piccole aperture degli arbusti su cui nidificano
nei loro territori d’origine. La camera oscura è quella in cui i Gould
andranno a deporre e che li vedrà protagonisti entrambi della cova.
La
femmina depone mediamente da
4 a
7 uova. Occasionalmente anche 8 uova. L’incubazione inizia a partire dal
4 uovo e si protrae per 16-17 giorni, al termine dei quali i nostri novi
amici spalancheranno la bocca mostrando il caratteristico pattern buccale
(disegno della bocca) e iniziando a reclamare cibo…
Entrambi i genitori
partecipano alla cova delle uova durante il giorno mentre la notte il
gravoso compito spetta alla femmina. Alcune volte si può verificare che
il maschio continui a covare accanto alla femmina anche di notte ma è
un’evenienza abbastanza rara. Dopo che hanno covato assiduamente per
almeno 6 giorni, si procede alla “speratura”
mediante l’utilizzo di una torcia apposita. Si noterà già l’embrione
con i relativi vasi sanguigni e soprattutto si provvederà a rimuovere
tutte le uova infeconde per evitare inutili affaticamenti alla coppia. |
COPPIA
DEL MIO ALLEVAMENTO MASCHIO TESTA ARANCIO ANCESTRALE E FEMMINA TESTA ROSSA
PORTATRICE DI TESTA ARANCIO |
La
soluzione ideale è rappresentata dalla speratura diretta nel nido
appoggiando la torcetta direttamente contro l’uovo. L’uovo in cui non
è avvenuta la fecondazione appariranno pallide, lucenti e chiare;
l’uovo fecondato, invece, mostra un guscio che assume il colore di
“bianco gessoso”, non si lascia attraversare completamente dal fascio
luminoso e all’interno appare scuro,
indicatore
del fatto che l’embrione si sta formando e sta ricevendo il giusto
nutrimento, essendo ai primi stadi di sviluppo. I minuscoli fasci venosi
che si irradiano dal cuore causano un colorito rosa scuro all’interno
dell’uovo.
|
Se
la femmina non depone regolarmente un uovo al giorno ma saltando uno o 2
giorni significa che i ritmi naturali non funzionano perfettamente. Questo
è molto comune all’inizio della stagione riproduttiva oppure se la
femmina non è al top delle condizioni per iniziare l’allevamento.
Consiglio di non continuare con l’accoppiamento di queste femmine,
tranne che non si tratti della prima cova in assoluto, in quanto magari
coveranno le loro uova solo per un po’ di giorni e poi abbandoneranno il
nido; se non abbandona le uova molto probabilmente saranno non feconde, ma
anche nel qual caso possano esserlo le probabilità che siano delle buone
nutrici sono molto scarse. Consiglio di rimettere la femmina in voliera
per almeno un mese, fornendo un’alimentazione più proteica facendole
raggiungere le migliori condizioni per essere riaccoppiata.
Non
è possibile stabilire un giorno esatto a partire dal quale possiamo
considerare fecondato l’uovo.Tuttavia, la mia personale esperienza in
allevamento mostrano che dopo 4 o 5 giorni dalla copula si può ritenere
avvenuta la fecondazione.
La
maggior parte delle femmine di Gould raggiungono l’optimum termico
necessario per l’incubazione a partire dal 5 uovo deposto. Questo causa
che tutte le di uova si schiudano lo stesso giorno. Ma poiché non è raro
che delle femmine inizino a covare già dal primo uovo deposto, consiglio
di sostituire le loro uova con quelle di plastica, reperibili
tranquillamente nei comuni negozi di ornitologia. Al termine del 5 uovo
deposto, si rimetteranno nel nido le uova naturali, che sono state tolte
alla coppia originaria giorno per giorno e sostituite con quelle finte, in
modo da avere la certezza di una schiusa pressocchè simultanea. Se,
infatti, non procediamo alla sostituzione o magari la femmina inizia a
covare sin dal primo uovo, noteremo che alla schiusa i pulli nati 2 o 3
giorni dopo i fratelli maggiori avranno molte possibilità in meno di
sopravvivenza. Con delle femmine di una certa età queste probabilità si
riducono al minimo; nel mio allevamento sono state pochissime le femmine
che hanno allevato anche i pulli nati 2 o 3 giorni dopo la nascita dei
primi.
|
Non appena
i piccoli compiono il 21 giorno di età con molta probabilità usciranno
dal nido (qualche volta può avvenire anche prima) Essi , normalmente, si
alimentano autonomamente circa una settimana più tardi. Provvedendo loro
spighe di panico, semi germinati o ammollati, li incoraggeremo a
continuare su questa strada.
Quello
che in assoluto si deve notare è il loro comportamento e cioè si deve
notare se non richiedono cibo ai genitori; allora è possibile separarli tranquillamente
fornendogli sempre i semi ammollati e germinati, ma personalmente non
consiglio di allontanarli prima del compimento del 50 giorno, magari
facendoli alimentare dal padre dopo ovviamente l’inserimento di un altro
nido per la successiva deposizione intorno ai 20-25 giorni dalla schiusa
dei primi volatili.
|
COPPIA
DEL MIO ALLEVAMENTO MASCHIO E FEMMINA BLU PASTELLO TESTA CREMA OTTIMAMENTE
RIPRODOTTA |
Dal
momento che i Gould hanno dovuto alimentare i loro piccoli in spazi con
poca luce, con l’andare del tempo hanno esibito una caratteristica
davvero affascinante. Ci sono due insiemi di noduli dall’aspetto
madreperlaceo di colore blu-violaceo
ai margini del becco, verso la parte posteriore. Questi noduli (anche
denominati tubercoli o papillae) possono essere visti chiaramente sui
giovani Gould all'interno del
nido. Negli stati di luce fioca, quale può essere per esempio all'interno
del nido, questi noduli assorbono prontamente e riflettono la luce debole
dei dintorni. Non producono luce propria. Sembrano brillare solo ed
esclusivamente in condizioni di buio totale. Il loro scopo evidente è
fungere da guida per i
genitori in modo che possono trovare l’esatto punto in cui disporre
l'alimento rigurgitato.
A volte i primi accoppiamenti possono risultare dei fallimenti. L'età
degli uccelli fa una differenza grande. Dovrete contare sul fatto che i
vostri uccelli abbiano almeno un anno prima che gli permettiate di
allevare. Gli esemplari di 2 anni sono meglio preparati fisicamente e il
Gould maturo non sembra fare i comuni errori che una coppia novizia può
fare. I genitori possono avere bisogno di disfarsi dei nidiacei morti per
impedire di sporcare il nido; l'interferenza dagli esseri umani, di altri
uccelli, i parassiti, il nuovo istinto ad accoppiarsi del maschio, la
mancanza di una dieta adatta, il nido invaso dalle formiche o dai
pidocchi, o gli sbalzi di temperatura possono essere tutte cause
scatenanti questo comportamento. Se una gabbia singola contiene una coppia
già affiatata e che magari si sarà già riprodotta ed introdurrete un
altro esemplare (femmina o maschio) ci sarà un vero e proprio pandemonio.
Il Gould “in eccesso” molto probabilmente sarà attacato e colpito
fino a che non muoia. All'interno di una coppia questa situazione non è
soddisfacente. Se non stanno allevando, le circostanze potrebbero essere
differenti, riuscendo ad accettarlo solo dopo una vera e propria
“gavetta”. Personalmente sconsiglio di immettere un terzo incomodo in
una coppia già affiatata. Malgrado tutti gli sforzi protesi a creare le
più opportune condizioni di allevamento, ci si può ac corgere della
mancanza di volontà da parte della coppia nell’iniziare ad allevare.
E’ allora che si devono prendere in considerazione i seguenti parametri:
non è la stagione d'allevamento adatta; sono due uccelli dello stesso
sesso; sono troppo “anziani”; può esserci sovrappopolazione nella
voliera in cui sono stati sistemati; i nidi o i materiali possono
risultare insufficienti; lo stress, la temperatura o le condizioni
atmosferiche avverse, l’obesità e la dieta non proprio ottimale possono
risultare condizioni idonee a non far allevare i piccoli amici.
|
GABBIA
IDONEA ALL'ALLOGGIAMENTO DI UNA COPPIA DI GOULD |
La
gabbia dovrebbe essere abbastanza grande affinchè l’estrildide possa
volare tranquillamente senza
colpire le barre. La scelta deve essere orientata verso l’acquisto della
più grande che si possa facilmente mantenere a casa o nella sede di
allevamento. Consiglio vivamente per il mantenimento di una coppia di non
comprare gabbie più piccole di
90 cm
di lunghezza, sconsigliando assolutamente le gabbie tonde utilizzate per i
pappagalli perché i Diamanti di Gould adorano volare e possono andare
incontro in questo tipo di gabbie a fenomeni di “stargazing” ovvero a
tirare indietro la testa verso la schiena in continuazione in quanto
l’animale si sente oppresso, non avendo
assicurato una sufficiente estensione in lunghezza per il volo.
|
Una
rifinitura della gabbia di buona qualità tenendo conto che tutto il
materiale non deve essere tossico. Con l'eccezione dell’acciaio
inossidabile, tutto il metallo è soggetto alla formazione di ruggine, a
sbiadimento o a corrosione finale, secondo i fattori ambientali.
Un
portello di entrata di facile accesso per il Gould, non troppo largo da
far scappare l’estrildide. Inoltre dovrebbe avere delle sicure sul
portello. Attenzione alla spaziatura tra le barre delle gabbie; questa
deve essere realizzata in modo da non permettere al Gould di rimanervi
intrappolato con la testa qualora la sporgesse verso l’esterno della
gabbia.
La
gabbia deve inoltre presentare un bel vassoio d’acciaio estraibile con
una griglia per permettere al Gould di non venire direttamente a contatto
con le sue deiezioni, almeno due barre orizzontali per consentire un volo
ottimale, da posizionare uno in alto (non troppo) e l’altro in basso. Le
mangiatoie presenti devono essere sufficienti per permettere la
somministrazione isolata di semi, frutta, cibo per i nidiacei e verdure.
La
gabbia inoltre deve essere abbastanza grande per accogliere anche il
dispenser per gli sfilacci, qualora l’allevamento è desiderato (le
volierette da
90 cm
sono ottime per permettere un buon allevamento in purezza); possibilmente
dovrebbe possedere rotelle e una maniglia permettendo una grande facilità
di movimento.
L’ideale
sarebbe dotare la gabbia o la volieretta di un basamento che verrà
utilizzato come mensola o un armadietto sulla struttura sottostante la
gabbia per permettere di riporre gli articoli accessori che necessitano,
più un contenitore per i semi meglio se di vetro con chiusura ermetica.
La
gabbia deve essere mantenuta assolutamente lontano da fonti di calore o di
fresco, quali finestre, radiatori, camini, condizionatori d’aria e porte
esterne. Non posizionare mai la gabbia in cucina perché i vapori
potrebbero essere mortali per l’animale nè tantomeno in bagno in quanto
l’umidità eventualmente prodotta utilizzando la doccia e la vasca da
bagno possono nuocere seriamente alla salute dei nostri piccoli amici.
Nrell’allevamento
del Gould può accadere che improvvisamente spariscono le uova: può
accadere infatti che i genitori accidentalmente rompono le uova e le
formiche mangiano il residuo oppure uno o entrambi i genitori sono dei
ghiotti mangiatori di uovo e questo è un comportamento davvero molto
difficile da sradicare in questi animali. Può essere dovuta anche ad un
bisogno innato del maschio di riaccoppiarsi. Molto spesso l’incriminato
è proprio lui. Sapete come facciamo a vederlo? Semplice, controllando se
nel becco porta le tracce del “misfatto” ovvero di tuorlo. In questo
caso è assolutamente necessario separare il maschio con una griglia dalla
femmina ed attendere che la femmina da sola porti avanti la covata. Nel
mio allevamento nei due soli casi del genere che mi sono capitati, ho
visto addirittura una femmina portarmi aventi l’imbecco di ben 4 pulli
totalmente da sola!! Terminata la fase dello svezzamento procederemo al
ricongiungimento degli “amanti” e noteremo come si ricomporta il
maschio. Se rifà nuovamente il piccolo scherzetto, allora si potrà
contare su di lui solo per farlo accoppiare con la femmina in quanto non
sarà certo un padre modello!!
|
Le
uova dei Diamanti di Gould che si vogliono far covare ai Passeri del
Giappone possono essere mantenuti nei contenitori appositi ,nelle
condizioni di sviluppare gli embrioni, fino ad un massimo di 7 giorni
dalla loro deposizione.
Questo vuol dire che è assolutamente necessario fare in modo che le cove
dei Passeri del Giappone vengano sincronizzate con le cove dei Gould in
modo da far covare le uova entro questo tempo massimo altrimenti non si
svilupperà mai nessun embrione.
I Gould
generalmente raggiungono l’optimum termico necessario per le cove subito
dopo l’ultimo uovo deposto ma per essere sicuri che tutti i nidiacei
schiudano lo stesso giorno, sia se allevati dai Passeri del Giappone che
dai Gould stessi, è necessario ricorrere allo stratagemma dell’uovo
finto.
|
IRINA
DEL BLUECOBALTO
CAMPIONESSA
D'ITALIA BARI 2004
(FOTO
ALCEDO) |
Ogni
giorno si controllerà che le femmine di Gould abbiano deposto e si andrà
a cambiare il loro uovo con un altro uovo, ovvero l’uovo finto di
plastica, molto facilmente reperibile in commercio.
Al
termine della covata, dopo che tutte le uova naturali sono state
conservate in appositi contenitori, si procederà alla sistemazione delle
“uova vere”. Si avrà in questo modo la certezza di una loro schiusa
contemporanea.
L'incubazione
dura attorno ai 16-17 giorni. Quando le uova si schiudono insieme, è un
fatto molto positivo perché dà a ciascuno dei nidiacei una probabilità
uguale nell’essere alimentato dai genitori. Se molte uova risultano
infeconde, si procederà alla somministrazione di specifici integratori
alimentari perché nella maggior parte dei casi siamo di fronte ad una
vera e propria deficienza nutrizionale.
I
genitori alimenteranno i piccoli a vicenda e li scalderanno fino a 10-11
giorni circa dalla nascita, quando
inizieranno a spuntare le prime penne. Dopo questo periodo, si manterranno
sempre di più fuori dal nido mentre i nidiacei inizieranno a fare
capolino fuori dal nido all’incirca verso i 19-20 giorni ed uscire dal
nido di li a poco. Una volta che i piccoli sono tutti fuori dal nido vi
ritorneranno molto raramente a dormire; preferiranno invece farlo in
gruppi appollaiati sui posatoi. I Gould
non dormono all'interno del nido, tranne durante il periodo d'incubazione
e le prime fasi di allevamento dei piccoli. Se gli estrildidi vengono
allevati dai Passeri del Giappone, si può osservare che, una volta
involati, ritorneranno nel nido per una o al massimo 2 volte ma da quel
momento in poi molto probabilmente rimarrano a dormire nei posatoi mentre
i Passeri del Giappone ritorneranno nei propri nidi. Non si devono mai
allontanare i piccoli prima che ci si è accertato che si autoalimentano e
sono completamente autosufficienti e questo avviene di solito attorno ai 2
mesi, variando in funzione dell’alimentazione seguita.
Molto
spesso i Gould a questo punto inizieranno nuovamente un nuovo ciclo di
allevamento.Non appena l’ultimo piccolo si è involato, tolgo subito il
nido in modo che i genitori si possano “riposare” dopo lo stress della
prima nidiata per poter recuperare le nuove forze in risposta ad una nuova
covata. Se i Gould vengono allevati dai Passeri del Giappone, allora si
procederà a ripulire tutto il nido dei Passeri non appena l’ultimo
piccolo l’avrà abbandonato ma immediatamente il nido sarà rimesso al
suo posto con nuovo materiale perché i Passeri del Giappone, a differenza
dei Gould, dormono di notte
nelle proprie “casucce”.
Tutti
gli accoppiamenti dei Gould cessano nel momento in cui inizia il periodo
della muta. Durante questo periodo, infatti, i Gould perderanno tutte le
loro penne e le loro piume per far posto a quelle nuove. E’
importantissimo in questo periodo somministrare un’integratore adatto in
modo da fornire gli amminoacidi contenenti zolfo, assolutamente
indispensabili per nuova formazione di tutta la livrea dei nostri amati
esemplari (ottimo un integratore di biotina in questo periodo).
|
| |
FONDO PER LA
SALVAGUARDIA DEL DIAMANTE DI GOULD IN NATURA |
|
SITO DEL WWF ITALIA
|
|