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  Lo Sternostoma tracheacolum:

il nemico numero 1 del Diamante di Gould.

 

 

L’acaro dei sacchi aerei, Sternostoma tracheacolum, è un parassita dell’apparato respiratorio e spesso si riscontra in varie specie di uccelli, provocando gravi difficoltà respiratorie nei soggetti colpiti. e può essere localizzato ovunque lungo le vie respiratorie degli uccelli infestati, nella regione dei seni paranasali o nei sacchi aerei stessi. Gli uccelli che sembrano essere i più gravemente colpiti da questo parassita sono il Diamante di Gould ed i Canarini. Anche se l’acaro dei sacchi aerei è stato riscontrato in altre specie di uccelli, in nessuno risulta avere un effetto così gravemente invalidante da risultare molto spesso mortale come si verifica nel Diamante di Gould e nei Canarini.

 Per quanto è noto, l’acaro dei sacchi aerei vive e si riproduce sulla superficie epiteliale delle vie respiratorie, tra cui le aree dei seni paranasali, la trachea, la faringe, i bronchi, i polmoni ed i sacchi aerei.

Il ciclo vitale completo va approssimativamente da 14 a 21 giorni.

 Un aspetto interessante del ciclo vitale di quest'acaro è che la femmina è larvipara; ciò significa che la fase di ninfa si verifica all'interno della femmina adulta, per cui quest'ultima “partorisce” larve che presto matureranno diventando precocemente soggetti adulti. Larve e adulti sono molto mobili e possono facilmente muoversi lungo le mucose respiratorie: questo è dovuto al fatto che essi sono dotati di lunghe zampe snodabili.

La trasmissione dell’acaro dei sacchi aerei si verifica attraverso il contatto orale diretto da un uccello all’altro. La via più comune di contagio si verifica quando gli adulti infestati rigurgitano cibo ai giovani nidiacei. Un altro modo di trasmissione dell’acaro si rende evidente nel comportamento durante il corteggiamento quando i canarini maschi vanno ad alimentare le femmine nei nidi, rigurgitando il cibo.

La trasmissione si può verificare anche mediante l'acqua potabile contaminata presente nei beverini delle gabbie e delle voliere.

I segni clinici che evidenziano una endoparassitosi da Sternostoma tracheacolum includono la respirazione a bocca aperta che compie l'animale, la quale assume un caratteristico suono a “click”.

CLICCA QUI PER ASCOLTARE E CAPIRE IL SUONO A "CLICK" EMESSO DA UN GOULD INFESTATO DALLO STERNOSTOMA TRACHEACOLUM.

La respirazione può essere gravemente danneggiata e alcuni uccelli possono anche ansimare mentre altri possono tossire per parecchi minuti cercando di liberare le vie respiratorie, dal momento che risultano così gravemente ostruite. Subito dopo i movimenti simili al soffocamento, l’animale scuote la testa, facendo magari capire che si possa trattare di qualche altra patologia, ma rimane incontrovertibile la presenza del caratteristico suono a “click” . Altri segni che possono essere osservati includono perdita del canto, tosse, scolo nasale, modifiche nelle vocalizzazioni, la coda rivolta verso il basso, debolezza e perdita di peso. Può verificarsi anche la morte che in molti animali colpiti dall’acaro dei sacchi aerei è dovuta  ad un aumento di volume della mucosa e all’accumulo di altri essudati respiratori, determinando l'ostruzione delle vie respiratorie.

Il trattamento di eradicazione dell’acaro dei sacchi aerei può essere compiuto con successo tramite l'uso di un farmaco chiamato ivermectina. Ci sono tre metodi di somministrazione di questo farmaco che possono essere utilizzati per eliminare gli acari dei sacchi aerei dagli uccelli infestati. Questi includono un’ applicazione topica, un’iniezione nei muscoli pettorali ed una somministrazione orale. La mia personale preferenza è rappresentata dall'applicazione topica, in cui una piccola goccia di ivermectina è immessa direttamente sulla pelle proprio sopra l'area in cui è presente la vena giugulare.. Il trattamento è ripetuto ancora una volta ogni due settimane per un totale di tre trattamenti per ogni uccello. Purtroppo, il trattamento con ivermectina non è immune dall’avere delle controindicazioni. Alcuni uccelli pesantemente infestati possono morire da cinque a sette giorni dopo il trattamento con ivermectina a causa dell'asfissia derivante dall’ accumulo di acari dei sacchi aerei morti che ostacolano, ed impediscono in questo caso, il normale afflusso/deflusso dell’aria nelle vie aeree.

Anche la Moxidectina viene utilizzata per l'eradicazione dello Sternostoma tracheacolum ma questo farmaco, a differenza dell'ivermectina, viene somministrato solo una volta in quanto riesce a coprire con un'unica somministrazione tutti e 21 i giorni del ciclo vitale dell'acaro.

Se in uno degli uccelli della voliera è stata diagnosticata acariasi da Sternostoma tracheacolum è consigliabile il trattamento di tutti i volatili in quanto è probabile che siano stati infettati tramite l'acqua potabile.

La diagnosi di acariasi da acaro dei sacchi aerei si basa sulla storia, esame fisico, segni clinici, risposta al trattamento, necroscopia e risultati istopatologici. Gli acari dei sacchi aerei spesso possono essere visualizzati dall’illuminazione della trachea mediante una fonte luminosa. Una fonte di luce è collocata dolcemente sulla superficie laterale della trachea per facilitare l'osservazione degli acari.  L’illuminazione rivelerà gli acari dei sacchi aerei che appaiono come puntini neri che si spostano sulla superficie della parete tracheale.  I risultati necroscopici rivelano spesso infiammazione tracheale, sacculite aerea, eccesso di essudato specialmente sulle mucose delle vie respiratorie, e gli acari stessi, che appaiono come puntini neri. Gli acari dei sacchi aerei possono essere anche visualizzati da un esame microscopico a piccolo ingrandimento di materiale proveniente da lavaggi tracheali o da essudato.

Il controllo e la prevenzione include l’impiego di balie e di riproduttori non infestati e la separazione degli uccelli infestati da quelli sani. Come sempre consultate il vostro veterinario prima di iniziare qualsiasi trattamento terapeutico o se sospettate che il vostro animale possa soffrire di questa o di qualsiasi altra patologia.

 

 

 

 

FONDO PER LA SALVAGUARDIA DEL DIAMANTE DI GOULD IN NATURA

 

 

 

SITO DEL WWF ITALIA

 

 

      

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